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Io So Perché Canta L’Uccello In Gabbia – Maya Angelou

Scritto da:

Marilù Iavarone
Photo Credit: Marilù Iavarone

Titolo geniale! Mi emoziona leggerlo, è una poesia. In una frase è racchiuso il senso della vita dell’autrice e di chi, come lei, ha patito le inenarrabili ingiustizie, le mortificazioni e i soprusi della segregazione razziale.

È stato pubblicato nel 1969, anno cruciale per le rivendicazioni sociali ed è una storia tragicamente attuale. Il libro è autobiografico e narra la vita di Maya. Dapprima bimba tranquilla, silenziosa, mite. Gli eventi poi forgeranno la sua personalità e “la porta della gabbia“ si aprirà. 

Si susseguono diversi personaggi ma ce n’è uno, apparentemente marginale, che mi affascina e che reputo fondamentale. Ha contribuito in modo decisivo a dare voce alla svolta impetuosa che si fa spazio nell’animo della protagonista: Miss Kirwin. 

“Non avevo mai sentito un adulto parlare a dei ragazzi con tanto rispetto. Ogni volta ripartiva da zero cancellando il passato e si comportava come se anche per noi fosse lo stesso. Era stimolante invece che intimidatoria. Miss Kirwin non sembrò mai accorgersi che ero nera e quindi diversa“. 

La rabbia pulsa nelle tempie e genera un’ostinazione che le permetterà di andare oltre la sofferenza, oltre il mutismo durato cinque anni a causa del più ignobile dei soprusi, oltre le difficoltà. Maya consapevolizza che la situazione della comunità nera faticosamente potrà mutare ma non cede, è fermamente decisa ad aprire la porta di quella gabbia per poter volare in alto, schivando i colpi di fucile. 

Questo libro mi ha permesso di entrare nel cuore di Maya senza ricorrere a toni drammatici, senza afflizione ma con grande naturalezza e senso pratico. Sono entrata “dentro il problema“ e ho provato quel senso di scorticamento del cuore, quella sensazione di implosione dell’anima.

CITAZIONI

  • Se crescere è doloroso per una bambina nera del sud, rendersi conto di essere fuori posto è come la ruggine sul rasoio puntato alla gola. 
  • Era terribile essere nera e non avere alcun controllo sulla propria vita. Era brutale essere giovane e già addestrata a stare seduta in silenzio ad ascoltare le accuse rivolte alla mia razza senza potermi difendere. 
  • Forza e tenerezza formano una combinazione imbattibile, così come intelligenza e necessità quando non vengono represse dall’educazione formale. 
  • Tutto quello che va a tuo svantaggio può anche andare a tuo vantaggio una volta che capisci il principio del rovescio. 
  • La mia mente urlava così forte che avevo le vene pulsanti e la bocca contratta come una prugna secca. 
  • Essere lasciati soli in bilico sulla corda dell’incoscienza giovanile significa sperimentare l’intensa bellezza della libertà assoluta e la minaccia di una perenne indecisione. pochi sopravvivono all’adolescenza,  sempre che qualcuno ci riesca. quasi tutti si arrendono alla pressione vaga ma micidiale esercitata dal conformismo dell’età adulta. è più facile morire ed evitare i conflitti che sostenere una lotta costante con le forze superiori della maturità.

Chi è Maya Angelou?

È nata a St. Louis ed è scomparsa nel 2014 all’età di 86 anni. Poetessa e scrittrice, è considerata un baluardo della cultura afroamericana. Nel 2011 ricevette dal presidente Barack Obama la medaglia della Libertà 2010, la più alta onorificenza civile americana. 

Pubblicato per gentile concessione di Marilù Iavarone e di BookLovers.

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